L’eroe che non c’è.

Ora ti blocco!

Non farlo…

Purtroppo lo ha fatto.

Andato via! L’ultimo canale di comunicazione con il mio cucciolo più grande.

E adesso?

Mi era capitato di vederlo nei film, quando la squadriglia di soldati dispersa, isolata dal resto del contingente, per un futile  motivo, rompe la radio. Comunicazioni terminate.

Come nei film, adesso per portare le chiappe a casa ci vuole eroismo. Lì ci sono i nemici che ti braccano e  c’è in gioco la salvezza del pianeta. Qui, non so più nemmeno cosa c’è. So invece quello che manca. Manca l’eroe.

E adesso?

Guardo il telefono:- Ma chi lo ha inventato questo aggeggio? Non si stava meglio quando non si poteva comunicare proprio? Se uno non comunica, la comunicazione non gli manca! Tutta questa comunicazione ci ha dato alla testa. Ma si può bloccare un papà? Non c’è una qualche convenzione a Ginevra che lo vieta? Cazzo, dovrebbero farla.

Mi ha bloccato! Il mio cucciolo mi ha bloccato. Come la figlia di mia cognata che imitava Frozen. Sparava ghiaccio e dovevi rimanere congelato. Era così nel suo cartone preferito.

Poi però, si rideva. Lei faceva lo sguardo furbetto e dopo qualche secondo di immobilità  per darle soddisfazione, potevi tornare a muoverti. Ti scioglievi, ridevi e si ricominciava.

E adesso?

Sarà così anche per lui? Mi terrà congelato per un po’ e poi mi farà un sorriso furbetto?

Da quanto non vedo il suo sorriso furbetto!

Mi manca da morire.

Lo ha stampato sul viso quando qualcosa gli riesce bene. L’ultima volta l’ho visto cresciuto. Mi è sembrato che gli stessero uscendo anche i baffetti della pubertà. Chissà che diventerà quel sorriso furbetto. Qualcosa di più adulto immagino.

Ogni tanto ci tenevamo per mano, ancora. Quando non c’erano estranei. Sentivo che erano gli ultimi momenti in cui potevo farlo. Avevo la stessa sensazione ai primi giorni di settembre. Vai al mare magari, ma hai un po’ di malinconia. La stagione sta proprio finendo. Ma chi immaginava un autunno così duro!

Invece che dargli la mano, avrei continuato a dargli qualche pacca sulla spalle e una scompigliata di capelli. Avrei tentato un abbraccio e lui si sarebbe divincolato.  Mi sarebbe bastato.

E adesso?

Adesso non so. Cerco l’eroe che non c’è e forse lo cerca pure lui.

 

 

 

5 pensieri riguardo “L’eroe che non c’è.

  1. io ho bloccato su whatsapp mio padre a lungo. è una storia particolare, per quanto abbia assimilato le cose, fatico tutt’ora ad digerirle… bloccato su entrambi i suoi numeri (a cosa ti servono due numeri??). l’ho sbloccato dopo tanti mesi, forse un anno?
    tuttavia… esistono ancora gli sms!

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