Un padre per iscritto

Ho scritto questa lettera che invierò per raccomandata al centro di mediazione. Ho chiesto a Mario e Francesco, il mio avvocato ufficiale e l’avvocato mio amico se è da mandare all’avvocato di controparte.

Purtroppo posso fare il padre per iscritto. Sembra una legge del contrappasso, tanto non mi piaceva scrivere da più giovane. Dicono che non possa fare nulla dal punto di vista legale, ma con le mani in mano non riesco a starci proprio.

 

Gentili Dott.ssa Drago e Dott.ssa Serse,

Vi scrivo per segnalare un episodio a mio giudizio molto grave e preoccupante, accaduto lo scorso fine settimana. Ultimo di tanti accaduti negli anni, dalla separazione ad oggi.

Come da provvedimento del giudice, Dott. Citto, avrei dovuto passare il fine settimana con i miei figli, AAAAA e BBBBB, a partire dal venerdì sera 1 settembre.

Ho scritto un messaggio alla mia Ex moglie al mattino del venerdì, preannunciandole che sarei passato alle 19 a prendere i ragazzi. Avevano proprio l’1 settembre alle 19,30 una visita di controllo al dentista. Li avrei accompagnati al dentista e poi provveduto a gestire la loro permanenza nella mia casa. Li avrei accompagnati a destra e manca per le loro relazioni sociali o per gli impegni sportivi, come fatto durante le vacanze estive.

Pur essendo oberato da impegni lavorativi, mi ero liberato ed avevo preparato la casa per stare a loro completa disposizione.

Ex Moglie non ha risposto al mio messaggio. Singolare la cosa, in quanto nei mesi di mediazione mi ha sempre mosso accuse di mancanza di comunicazione.

Dopo pranzo, non avendo ricevuto risposta, ho informato del programma direttamente i ragazzi, tramite sms.

Mi sono visto rispondere che non sarebbero potuti venire per problemi di salute e perché dal venerdì non sono disponibili a stare con me.

Ho insistito dicendo loro che è stato stabilito così. Ho avuto una spiacevole risposta da parte di mio figlio BBBBB, non consona ai suoi normali atteggiamenti.

Ho chiesto aiuto alla mia ex moglie, segnalandole il problema. Mi illudevo che si potesse fare parte diligente e collaborativa per risolvere la questione.

Come più volte accaduto in passato, mi ha risposto di non poterci fare nulla.

Dietro questo atteggiamento remissivo mi risulta ormai palese una strategia di allontanamento dei ragazzi da me.

C’è stato un battibecco via messaggio. Ho cercato di richiamarla agli impegni presi e al rispetto delle determinazioni del giudice.

Mi ha ribadito che i ragazzi avessero problemi di salute tanto che sarebbe stato necessario spostare l’appuntamento al dentista.

Ho desistito, più che altro per i problemi di salute rappresentati dai ragazzi e confermati dalla madre.

Più tardi, la stessa, mi ha comunicato di aver provveduto a spostare l’appuntamento al dentista.

Al mattino dopo, purtroppo, ho avuto la notizia che i ragazzi fossero usciti entrambi da casa per vedersi con amici ed andare alla festa patronale. Sono stati incontrati da zio e cugini e visti da altri amici. Mio fratello mi ha raccontato che BBBBB, accortosi di essere stato visto, non ha salutato. Ha cercato maldestramente di nascondersi. AAAAA è stato incontrato che rientrava in moto a casa molto dopo la mezzanotte.

Ritengo che tale atteggiamento della madre sia fortemente destabilizzante per l’educazione dei ragazzi.

È triste e misero che si insegni e si avalli la menzogna a degli adolescenti, ancor più triste che lo si faccia ai danni del rapporto col padre.

Ormai frequento il centro di mediazione da oltre un anno. Sapete quanto impegno abbia profuso nel cercare di riprendere il rapporto con i miei figli che mi avevano inspiegabilmente alienato. Molta strada è stata fatta grazie al vostro intervento, per il quale vi sarò eternamente grato.

Mio malgrado, ogni mio tentativo, ogni passo in avanti continua a scontrarsi con il comportamento puerile, antieducativo e ostruzionistico della mia ex moglie per la quale, evidentemente, il rapporto dei figli con il padre non ha alcuna importanza. Anzi, va evitato.

Il solo far passare ai miei figli il messaggio che non possono essere obbligati a rispettare i dispositivi del giudice, cosa da lei sostenuta in lungo e largo in mediazione e ripetuta oggi dai ragazzi, mi pare un comportamento deleterio per la loro educazione in generale e per il rapporto con me, distruttivo.

Sembra incredibile, ma sono costretto a lottare per poter fare il padre e purtroppo dopo due anni vengono meno energie fisiche, nervose ed economiche.

Vogliate valutare se riportare l’ennesimo di tali episodi al giudice, perché ritengo che mettano in serio pericolo la corretta crescita dei ragazzi.

Vi allego copia dei messaggi della giornata di venerdì a supporto del contenuto della lettera.

Ringraziandovi per l’attenzione che mi vorrete riservare vi saluto cordialmente.

Paperino

 

31 pensieri riguardo “Un padre per iscritto

      1. se è vero che lo vogliono i ragazzi no……ma il fatto che siate stati così bene quando siete stati in vacanza, senza alcun tipo di problema, vuol solo dire che gli stanno facendo il lavaggio del cervello…..

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      2. I ragazzi fanno ciò che conviene. C’era la festa patronale e non volevano avere l’impiccio di farsi accompagnare in auto su e giù.
        Per lo stesso motivo non vogliono stare al venerdì con me. Non è che non stanno bene. Il fatto è che abituare loro a raccontare bugie per sottrarsi ad un impegno è una cosa assurda. Se l’impegno fosse la festa per un qualsiasi santo della famiglia di lei, non immagini quanto diventi drastica ex moglie. È che ostacola il rapporto con me perché in questo modo Sa di farmela pagare. Sono talmente gretti che non immaginano il danno che fanno ai ragazzi. Tutto questo è legale. Tu immagina che non avendo argomenti contro di me dice che sono un padre assente. Roba da brividi. Sono idioti, lei è tutta la sua famiglia. E idioti faranno diventare i ragazzi se nessuno fa nulla.

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  1. Mi sembra giusto e mi sembra chiaro quanto vuoi comunicare. Forse nel postare hai copiato male una parola, perché non mi quadra 😉 “AAAAA è stato incontrato che rientrava in moto a casa molto dopo la mezzanotte.”

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  2. esattamente come avevo immaginato … non è stata una cosa su cui sorvolare (ovviamente in particolare il comportamento dell’adulta coinvolta);
    io valuterei (in base anche alla risposta che arriverà) l’inoltro anche di tale comunicazione al tribunale …

    ciao 🙂

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    1. Non sai quanto prudono a me e da tempo. È così in questi frangenti mi isolo e mi rintano a lavorare. Con il tempo trovi il modo di essere meno bestia… e poi ne ho tanti di guai già … devo concentrarmi sul l’obiettivo e non pensare ad altro

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  3. Vorrei proprio vedere cosa accadrebbe se fossi tu a non rispettare il dispositivo del giudice riguardo al versamento degli alimenti…
    Probabilmente ti troveresti i carabinieri dietro la porta in meno di 24 ore
    Eppure la questione figli non è di certo meno importante di quella economica…

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    1. Purtroppo nel senso comune la madre è vittima è il padre aguzzino. Questo costituisce un substrato leggibile anche in chi si rende conto della situazione. Un torto del padre ha un coefficiente di gravità 10, un torto della madre ha coefficiente di gravità 0,1. Ingegneristicamente parlando. Lo leggo negli avvocati, nei giudici ed anche in chi mi ha dato una mano in questa storia. L’abuso sui minori se fatto dalla madre è un abusino…. se fatto dal padre è roba da raccapriccio. Io so di navigare in questo mare, me ne dispiaccio per i ragazzi, combatto ma contro il senso comune è battaglia persa.

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  4. Io penso che forse la tua ex moglie sia innocente, nel senso che questa volta i tuoi figli volevano uscire con gli amici, andare alla festa patronale ( molto amata dai ragazzi), e sono più abituati alla loro casa . In fondo che c’entrano loro con i problemi relazionali di noi adulti? Alla fine diventa una contesa tra le parti e loro si ribellano. Lasciali liberi e si sentiranno più sicuri di te la prossima volta.

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    1. Fatto… più liberi di così. Il problema non è la loro scelta. Il problema è il ricorso alla bugia. Addirittura fingere un problema di salute. Fin tanto che viene dagli adolescenti può avere un senso. Tutti siamo stati adolescenti e tutti abbiamo detto bugie. Quello che manca in questo caso è la coscienza di cosa la bugia può produrre. Incazzatura, punizione etc…
      In questo caso la bugia è raccontata dai ragazzi e supportata dalla madre. Usare la salute poi …. A me non pare un buon esempio educativo. A parte il singolo episodio Nella situazione che vivo mi sembra una ulteriore prova del fatto che la mia ex moglie soffi sulla possibilità che i ragazzi se ne freghino delle disposizioni pattuite. Ma rispetto le opinioni altrui per quanto strampalate mi possano sembrare.

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  5. Ma è una situazione senza via di uscita, come un gatto che si morde la coda, i tuoi ragazzi saranno sempre coinvolti nelle dispute dei grandi. Tutti i ragazzi dicono le bugie e cercano l’alleanza con le madri, di solito più accondiscendenti. Solo che nel tuo caso appare grave perchè è nella divisione delle settimane, però per i ragazzi non è semplice cambiare casa un fine settimana e un altro alternaternandosi. Insomma cerca di capire che sempre ti troverai nelle situazioni imperfette, senza questo significare un fallimento nel rapporto padre e figlio.

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    1. Senti… il rapporto con i miei figli io me lo sono ripreso a morsi. So solo io quanta fatica mi è costato. Per un anno i miei ragazzi non mi hanno parlato e non volevano vedermi. Non per colpa loro. In questi due anni non una parola è uscita dalla mia bocca con i miei figli sul conflitto con la madre, non una parola su ciò che pensassi del suo atteggiamento. Quando li ho rivisti eravamo io e loro. Su di me ne sono state dette tante. Mio figlio due anni fa mi ha detto che li affamavo, che così diceva sua madre a lui. Ho dovuto mostrargli i bonifici che facevo i primi tempi superiori al mio stipendio mensile. Gli ho detto che forse la madre non aveva visto bene in banca, che aveva avuto una svista. Una delle più grandi umiliazioni subite sottoporre mio figlio a questo e arrivare a fare questo. Sai che gli ha detto lei? Che le carte che ho mostrato erano false e che io ero un bugiardo. Così mi ha detto lui nel chiudermi definitivamente la porta per poi non rispondermi più e rifiutarsi di vedermi.
      Ed io mai una parola contro di lei. Mai. Nemmeno dopo. Mai un riferimento al conflitto. Sempre solo io e loro e il futuro.
      Tutto questo perchè penso che abbiano bisogno di un padre. Poi mi rimetto a quello che decideranno. Io ho il dovere di fare il padre e di tutelare un loro diritto. Se poi anche tu sia convinta che meglio non cambiare casa che stare con me non so che dirti. Quello che penso è che anche tu sia vittima del senso comune. Perchè se questa alienazione avvenisse nei confronti tuoi che sei una madre non avresti lo stesso atteggiamento.

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  6. Non mi sono spiegata bene, dobbiamo distinguere quello che riguarda la relazione tra gli adulti, tua con la tua ex moglie, chaiaramente sleale da parte sua , e quello che riguarda la relazione genitori e figli, dove i figli si comportano facendo le ragazzate tipiche della loro età. Ora queste due situazioni si intersecano complicando un equilibrio che nel tuo caso ti sei conquistato a morsi , come tu dici. Anche nella mia famiglia si è svolta una lotta nel passato dove ero io la persona strana , pur avendo ragione, e capisco cosa significa. È stato un lungo cammino che ci ha portato ad un nuovo equilibrio, ma è stata dura. Ed io mi sono resa conto che la libertà dei miei figli non potevo condizionarla se non con la bontà che primo o poi sarebbe emersa. Dicevo solo che nella tua posizione educativa giusta , non sempre potrai ritrovare una corrispondenza con i tuoi figli per la complessità della situazione familiare e ti tocca avere pazienza e fiducia …

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    1. Ma il fatto che i figli facciano quello che conviene non ci piove… sono stato figlio pure io… e chi se ne fragava degli impegni familiari… non esistevano per me… e quando mi venivano imposti era una sofferenza. Ma li avevo. Sottostavo perchè era così, senza alternative. Altrimenti uno fa che cacchio vuole, senza regole e controllo. Per me questo in un adolescente è molto pericoloso.

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  7. Non la manderei quella lettera. La tua rabbia è comprensibile e condivisibile ma credo servirà a nulla. Scriverei piuttosto una lettera ai ragazzi raccontando cosa vivi e la farei recapitare a te stesso. Quando vorranno gli farai leggere cosa provavi in quei giorni. … ciao

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  8. è una lettera chiara e ben scritta, mandala invece. Che al centro di mediazione verrà “registrata”. Visto soprattutto che qualcuno vuole fare pressione dall’alto.
    Il giudice se la troverà davanti prima o poi. Speriamo sia un padre anche il prossimo giudice, speriamo abbia presente quanti padri assenti ci sono in giro, e pensi tra se e se “porca miseria, sto poverazzo ha ragione, che palle ‘ste femmine arpie e false vittime”…
    Il mondo è pieno di ingiustizie ed anche i bravi giudici non le riescono a raddrizzare, ma non vedo perchè subire e stare anche zitto.
    In bocca al lupo.
    (comunque … assumere qualcuno che ci pensi con le cattive… proprio brutto, eh?)

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    1. Guarda, non so proprio a cosa possa servire. Non credo sia un sasso in uno stagno. Probabilmente servirà a poco in termini generali, ma più passa il tempo più sento l’esigenza che rimanga un segno di tutto ciò che accade. La speranza che un giorno questa memoria serva a farsi due risate… ma anche per quello può esser buono lasciar traccia.
      Assumere qualcuno di losco dici? ahahaha
      Nei momenti di rabbia pensi le peggio cose. Per questo mi isolo. Sono calmo e tranquillo di carattere ma se mi parte l’embolo, non mi fermo. Ho imparato dai danni che mi sono procurato da ragazzo a isolarmi. La fatica è un bel palliativo.
      Mi sono fatto due bei giorni di lavoro, produttivi, sia per il blog che per l’attività.
      Ho vendemmiato anche. Non tutti i mali vengono per nuocere.
      Quest’anno pur vivendo al mare ho fatto appena 5 o 6 bagni. Recupererò al prossimo.

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