Venerdì 2 è stato il mio compleanno. 47 o’ muorto direbbero a Napoli. Ho deciso di organizzare una cena a Monteamaro. Una grigliata. Ho invitato gli amici del calcio di AAAAA con i loro genitori e ho detto a BBBBB di invitare qualche amico se avesse voluto. Visto che era a sera ho chiesto loro di rimanere a dormire da me. BBBBB alla mia richiesta mi ha risposto di no e rideva.
Mi è sembrato che non gli dispiacesse la cosa. Credo gli manchi la spinta giusta.
AAAAA non riesco a vederlo molto ultimamente. Agli allenamenti va spesso in scooter.
Giovedì è caduto con lo scooter. Niente di che, praticamente era fermo, ha perso la presa e la moto è scivolata a terra.
Mi ha chiamato Ex moglie per avvisarmi, chiedendomi di andare a prenderlo dall’allenamento, di portarlo a casa e di verificare in garage le condizioni del mezzo. Voleva esser sicura non ci fossero danni da riparare, prima di riusarla.
AAAAA è manico della precisione. Era dispiaciuto fino alle lacrime per aver ammaccato il suo scooter.
L’ho riaccompagnato a casa dopo averlo preso , mi sono fatto spiegare per bene la dinamica dell’incidente, se così si può chiamare. L’ho tranquillizzato.
Sono andato con lui in garage. Non mettevo piede lì da quasi due anni. La palazzina l’ho progettata io e ci ho vissuto per più di sei anni. Da quando vi ci siamo trasferiti, fino alla separazione. La conosco come le mie tasche, ma mi sono sentito estraneo in casa mia. Come aver visto un corpo senz’anima. Ho avuto freddo. Ho avuto la stessa sensazione quando sono tornato nel mio liceo dopo tanto tempo. Il calore dei compagni, dei professori, le urla e le risate non c’erano più. L’involucro era lo stesso ma non riuscivo a collocare dentro i bei ricordi nemmeno con la fantasia. C’era un’altra vita in giro, non la mia.
Chissà se dopo la morte l’anima se ne va in giro con la stessa sensazione.
Mio figlio, con la voce quasi rotta dal pianto ha aperto la porta del box. Mi faceva vedere la leva del freno un po’ piegata ed un minuscolo graffio sulla fiancata.
Mi stava venendo da ridere, se la sarebbe presa però.
Paperino: Non ti preoccupare, adesso vedo dove possiamo ripararla e ritornerà come nuova. Non è successo nulla di grave, si farà presto.
AAAAA: Mi hanno detto che al concessionario la riparano.
Paperino: vediamo dai, magari un meccanico si accontenta di meno. Al concessionario in genere sono più cari.
Ha chiuso lui il box ed ho approfittato del momento di intimità.
Paperino: L’ho chiesto anche a BBBBB. Domani, visto che è sera, perché non vi fermate a dormire da me?
AAAAA (senza guardarmi): No.
Paperino: Dai, si farà tardi, BBBBB mi è sembrato possibilista.
AAAAA: No , Pa, non mi va.
Paperino: Ma perché? E’ il mio compleanno, mi fareste un bel regalo.
Ha girato le spalle e se ne è andato senza guardarmi e senza salutarmi.
Sono rimasto solo nel seminterrato, ho dato un ultimo sguardo in giro come si fa nelle camere d’albergo prima di lasciare la stanza e sono andato via.
Alla cena è andato tutto bene. I ragazzi hanno giocato a basket con il canestro che ho regalato loro qualche mese fa. Noi adulti abbiamo chiacchierato del più e del meno mentre arrostivamo. Abbiamo fatto anche delle partite adulti contro ragazzi.
BBBBB ha preferito il divano e la TV. Con gli amici di AAAAA non va molto d’accordo.
Sono stato contento però perchè ogni tanto sbirciavo in casa ed ho visto che il nonno gli si è seduto vicino. Vedevo che scambiavano qualche parola. Mi sono venuti i brividi per la contentezza.
Ho approfittato di un momento in cui il nonno ronfava.
Paperino: Dorme il nonno?
BBBBB: Parla nel sonno! Dice che non trova un foglio e ti chiama!
Paperino: Eh, quello è rimbambito a 90 anni, tu ne hai 14 e stai peggio di lui!
Ridendo, mi ha dato il solito pugno sul braccio, che fa sempre più male ma che mi piace sempre di più.
Paperino: Ah! Mi ammazzerai prima o poi! Perché non vieni a tavola, stai un po’ con noi, fuori?
Sono riuscito a tirarlo un po’ fuori ed ha fatto qualche partita a basket anche lui.
Li ho riaccompagnati a casa e non ho fatto più cenno al pernottamento. Li ho salutati ed ho rubato un bacio ad entrambi.
Sabato ho visto solo AAAAA per il solito allenamento. Domenica avrebbe avuto la partita.
Ho chiamato BBBBB al telefono. Come al solito non mi ha risposto.
Domenica è il giorno in cui pranzano con me. Avrei portato AAAAA alla partita e poi preso da casa BBBBB per pranzare tutti e tre insieme.
Al mattino messaggio di whatsapp di Ex Moglie Chiedialorononame.
Ex Moglie: BBBBB è stato invitato a pranzo a casa di Vincenzo. AAAAA rimane con te a pranzo?
Paperino: Si rimane con me. Ma pranzando una sola volta a settimana con me, non vedo perché BBBBB debba andare da altri oggi. Rimane anche lui con me.
Ex Moglie: A parte che lo vedi tutti i giorni, può venire anche un altro giorno con te, sei tu che ti sei relegato alla domenica.
Il gioco è sempre lo stesso da anni ormai. Se chiedo a lei che i ragazzi pranzino con me, risponde a cantilena che devo chiedere a loro, non a lei.
Chiedo a loro e mi dicono che in settimana non vogliono, va bene alla domenica.
E lei? Puoi pranzare tutti i giorni con loro, sei tu che ti sei relegato alla domenica!
Adesso arriva domenica e mi comunica mio figlio ha un altro invito.
A volte non so chi mi ha fatto dono della pazienza. Due anni così, un altro sarebbe impazzito al mio posto, forse.
Paperino: ma domenica stanno con me!
Ex moglie: E’ stato invitato. Da tanto che non viene invitato fuori da amici, smetti di fare i dispetti a me, grazie. E comunque mettiti d’accordo con lui. Parlane con lui direttamente come fai di solito senza comunicare nulla a me!
Se non ci fossero i miei ragazzi di mezzo eviterei volentieri queste discussioni da idioti.
Praticamente, ora mi accusa pure di negoziare direttamente con i miei figli le cose, senza comunicare con lei.
Quando cerco di concordare con lei, sperando che mi dia la mano che non arriverà mai, mi risponde che devo parlare con i ragazzi direttamente. Sono loro a decidere.
Paperino: ma quali dispetti, scusa? Cercare di stare con mio figlio è un dispetto per te?
Non sono d’accordo che vada a pranzo fuori con altri. Se glielo consenti, sbagli.
Tu li conosci bene i genitori di Vincenzo, io no. Non potresti pregarli di non invitarlo proprio alla domenica che sta col padre?
(Tra le altre cose la madre di Vincenzo, è una delle testimoni nella causa di separazione. La ha inserita la mia ex moglie per testimoniare qualcosa contro di me, non so cosa. Avrò scambiato due parole con lei in tutta la mia vita. Con la mia ex moglie si sente quasi ogni giorno per telefono)
Ex Moglie: Ma se non sapevo neanche se oggi stesse con te! Se non lo comunichi, non lo so.
Oggi è il compleanno della madre di Vincenzo. Tu puoi scegliere un altro giorno per una volta. I genitori di Vincenzo li conosci anche tu, ma non c’entra nulla. Parlane con tuo figlio come fai di solito, senza comunicare nulla!!!
Comincio a pensare che la faccenda assume toni sempre più grotteschi. Forse sto diventando grottesco anche io quando tento di trovare una ragione in tutto ciò. Di fatto cinque minuti dopo arriva il messaggio di BBBBB.
BBBBB: Pa, oggi vado a pranzo da Vincenzo.
Paperino: Lo sai che domenica pranzi con me. Ieri non mi hai nemmeno risposto al telefono.
BBBBB: Oggi non voglio venire, voglio pranzare da Vincenzo.
Paperino: Mi dispiace, mangerai un altro giorno da Vincenzo.
BBBBB: Voglio andare da Vincenzo che è il compleanno di Caterina, sua madre.
Dentro di me ho pensato: ‘’Pure sta stronza si mette, ma non si può fare i cazzi suoi?’’
Paperino: Allora pranziamo insieme martedì. La prossima volta però, rispondi al telefono o mi richiami quando trovi una chiamata. Mi avvisi per tempo.
BBBBB: Questa settimana abbiamo già cenato venerdì insieme.
Paperino: Già, era il mio compleanno, ricordi?
Rispondi al telefono e mi avvisi per tempo, altrimenti sarò costretto a dirti di no per un’altra volta.
Un tentativo ridicolo di imporre qualcosa a mio figlio. Se ne fotterà altamente.
Ho sbagliato anche a riprenderlo. Dargli la contezza che può fottersene, lo aiuterà a farlo di più in seguito.
Tra qualche giorno sarò davanti al giudice.
Mi sento sempre più come un’anima priva di corpo. Parlo e nessuno mi sente, nessuno si accorge. Non si accorgerà nemmeno lui o se si accorge emetterà un provvedimento salomonico con cui potrò farmi un bel quadretto da appendere.
Forse va bene così per davvero e sono io a non capire. Sono fuori dal mio corpo e fuori dal mondo. Vedo cose che non esistono probabilmente. Dovrei ragionare meglio su questo.
Sono convinto di subire una ingiustizia, sono convinto che i miei figli stiano subendo una ingiustizia. Sono cose che probabilmente vedo solo io.
Le mediatrici dopo due mesi hanno sostanzialmente nicchiato sul problema, il giudice se ne è fottuto. Sarà solo un mio problema?
E’ sempre più forte la voglia di scomparire. E’ il momento che la mia carcassa si vada a riprendere l’anima e se la porti in giro a strafottersene come fanno tutti.
Due settimane fa, in preda allo scazzo ho inviato il mio curriculum ad un colosso delle costruzioni che cerca un responsabile per l’estero. Quasi per gioco.
Sono interessati al mio curriculum e mi hanno chiamato per un colloquio. Questa la risposta.
Quando me lo hanno comunicato, avrei voluto dire: Guardate che stavo scherzando! Non l’ho mandato seriamente il curriculum!
Non so se mi faranno una proposta di lavoro o meno.
Da quando è successo, sto pensando che forse sarebbe l’unico modo per sparigliare una situazione sotto scopa come questa.
Andrò a sentire che mi dicono, magari mi diranno che non sono adatto o magari sono adatto e non accetterò. Ho ricominciato a sentirmi vivo però, proprio il giorno in cui festeggio i miei 47. O’ muorto.